destionegiorno
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Sono campano di nascita (1949) e toscano di adozione. Coniugato e pensionato. Ho lavorato nelle FS come programmatore informatico ed ora il tempo a disposizione mi consente di ripescare la passione di gioventù per la poesia. Nuotare quotidianamente nel mare di versi spesso pregevoli di questo sito ... (continua)
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Giuseppe Gallo
Le sue 60 poesie
| Tacciono le strade lucide di guazza
e sotto la luna che pende dal cielo
un laconico pallore sfiora l’asfalto.
Gli aguzzi crinali dei monti
in perenne preghiera verso l’alto
sembrano più alti e foschi.
Silenzio sul ponte che scavalca il
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| Per far fiorire sul tuo volto
quel sorriso che mi affascina
domani ti regalerò delle rose
con versi d’amore sui petali.
E rimarrò a guardare
la repentina onda di gioia
che illumina il volto
e schiude le labbra,
lembi dell’universo
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| Prima che il muto pallore
delle membra stanche
riverberi abulico sul mondo
in attesa del sudario
immacolato e terso,
vorrei saper per certo
del destino dell’anima.
Se esiste quel luogo d’invidiata luce
e se ci attende l’odioso sito
con fiamme e
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| Nei dì di maggio le festose calle
biancheggiano al sole
erte e svettanti sul vivido fogliame
che come verde e tumida corolla
le ammanta e le fiancheggia
qual piedistallo di rigogliose fronde
a sostenere calici di serafico biancore.
Con
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| Il vento vespertino
trasporta lo sciabordio cadenzato
del mare sulla battigia
mentre il maestrale ostinato
sospinge le onde che rincorrendosi
esauste e gravide d’impeto fatuo
rumoreggiano con lieve fragore
inanellando spumeggianti arabeschi
sopra
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| Ambizion dell’eremo mi prende
quando la vita scalcia e il freddo alito rinforza.
Allor la mente vola di livore avvolta
con un pensier romito e schivo
tra gli anfratti dell’erto monte
là dove cova l’aquila,
dove precoce giunge l’alba
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| E’ come il primo verso
di una nuova poesia,
il primo bacio del mattino
su labbra sonnacchiose
mentre ti stiracchi
stendendo le braccia
come petali dispiegati
ad abbracciare il giorno.
E' la sintassi dell'esordio,
cui fa seguito il dipanarsi
di
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| Si risvegliano i lampioni
nella pallida sera
lambiti dall’alito della notte
che all’umida bruma
apre le porte
e smorza i rumori
ed il silenzio invoca
a tacitar lontani latrati
di cani sull’asfalto,
ultimo gemito
del giorno che
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| Dal ciel clemente l’amoroso sguardo
ognor percepisco e mi rincuora
ed il pensiero si scioglie
in un’onda di malinconia
che lenta avanza nel mare delle memorie.
La dolce immagine della tua chioma bianca
leggermente sbiadita dal tempo
è un
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| Ami sbocciare dal caduto peplo
uggioso freno alle veementi forme
e specchiarti a figura intera
compiaciuta della pelle d’ambra
che la natura volle donarti.
E in varie pose rimirare il corpo
con le mani sui fianchi sodi
o a sollevar la vaporosa
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| Della verità
il ver che mi
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| Scivolano lente le mie dita
tra i tuoi capelli
come tra spighe di grano
a disegnar percorsi
come vento caldo
tra la messe dorata
che luminosa ondeggia
nell’attesa della mietitura.
Indugiano le dita nella chioma
fluente e remissiva
per carpire i
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| Lo sguardo d’ansia appassita
dei tuoi occhi di bimba
avulso da vezzose forme
mi pesa sul cuore
ed ogni anno, ogni foto, non cambia.
E tenue bisbiglio mi giunge
dai tuoi piedini sofferti
per l’acqua lontana,
dai cenci imbrattati,
dal crine
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| Oltre gli arcani silenzi e le corolle di parole,
oltre gli sguardi devoti e le carezze fugaci,
oltre il tuo lieto sorriso su labbra di corallo,
spesso esitante approdo
alla celeste immensità dell’animo tuo
percorrendo i versi delle mie
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| In quest’alba di maggio
il cuore mendìco di beltà
s’affaccia sul mio giardino
policromo e odoroso
che ogni mestizia offusca,
e poi si libra pago e leggero
e l’uscio schiude
a un tenero ottimismo.
In alto il sole tiepido
rapisce le
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