destionegiorno
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Sono campano di nascita (1949) e toscano di adozione. Coniugato e pensionato. Ho lavorato nelle FS come programmatore informatico ed ora il tempo a disposizione mi consente di ripescare la passione di gioventù per la poesia. Nuotare quotidianamente nel mare di versi spesso pregevoli di questo sito ... (continua)
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Giuseppe Gallo
Guardando i suoi occhi ricolmi d’angoscia
non scorse tramonti or sempre più brevi,
né muri scrostati né letti di carta,
né algide notti deserte d’umano.
Non vide negli occhi acquosi e passivi
la tempra fuggita dagli arti ormai lisi
né poche vittorie con tante sconfitte,
ma solo un pacato, cortese diniego.
La palla sfuggita all’incerto controllo
dei bimbi festosi arrestò la sua corsa
ai piedi d’un vecchio barbone sconfitto
seduto in panchina, sua eterna dimora.
Un bimbo rincorse e riprese la palla.
Ristette un momento, guardò il vecchio stanco
- Vorresti giocare? – gli chiese cortese
mostrando la sfera venuta a invitarlo.
E l’uomo seduto mirava i grandi occhi
ansiosi di gioia che attende riscontro
che ingenui e sinceri l’avevano accolto
nel mondo dell’uomo com’altri non fanno.
E scorse se stesso in un tempo remoto,
inatteso calore cinse il suo cuore,
poi triste sovvenne il negletto passato
e il vacuo domani di speme penoso.
Perplesso tornò il bambino a giocare
e grato il barbone per l’ultimo guizzo
di umano sentire, s’assopì col cuore
onusto d’attesa al calar della notte. | 
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Hanno inserito questa poesia nei propri segnalibri: - carla composto - Sara Acireale
Possiamo elencare solo quelli che hanno reso pubblici i propri segnalibri. |
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| «La richiesta di un bimbo di giocare con lui, rende un barbone grato per quest'ultima espressione di umanità che gli riserva la vita, nell'attesa del "calar della notte".» |
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Commenti di altri autori:
«una bellissima lirica toccante e sentita un bimbo che ridon un sorriso ad un barbone, chiedendogli di giocare con lui... i bimbi hanno grandi poteri ed il bravo autore in questa lirica coinvolgente ce li partecipa... il mio elogio»
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